Villa Scheibler

A cura della Fondazione Milano Policroma
Testo di Riccardo Tammaro

Quarto Oggiaro è spesso nominato come simbolo di degrado cittadino; invece, oltre a numerose interessanti testimonianze storiche ed artistiche, esso può vantare un vero e proprio gioiello, di origine quattrocentesca ed ampliato nel Settecento.
Si tratta della Villa Scheibler, accessibile da via Orsini tramite l'entrata principale, aperta su un piazzale delimitato da un fabbricato che unisce il corpo centrale alla cappella dei Santi Vitale e Agricola. A sud, l'edificio presenta l'immagine architettonica più suggestiva, con le ali che si allungano attorno al cortile centrale, aperto verso il grande parco ove si trova anche una fontana; almeno sino alla metà del Novecento, anche la facciata a nord era attestata ad una corte, delimitata da case rurali poi demolite. Un tempo questo possedimento coincideva con il Comune di Vialba.

Nel XV secolo in questo luogo, ricco di boschi e di torrenti, sorgeva un casino di caccia fatto erigere da Ludovico il Moro, con dovizia di affreschi, monofore e soffitti a cassettoni. Quel primo edificio fu modificato attraverso fasi successive, sino a divenire una fastosa residenza di campagna che i conti Scheibler, nell'Ottocento, vollero far circondare da un magnifico parco.
Questa villa appartenne ai Del Maino dal XVI secolo alla metà del XVII; il fondo ad essa pertinente, delle dimensioni di mille pertiche, era coltivato a foraggio e vite, con prati perenni irrigati dal torrente Pudiga, affluente del Nirone. Accanto alla casa padronale crescevano i fabbricati destinati all'attività agricola. Nella seconda metà del XVII secolo la villa fu acquistata dai nobili milanesi Longo, che portarono a termine l'abbellimento delle facciate, l'apertura del portico su colonne ancora esistente e l'ampliamento del fondo agricolo sino a raggiungere duemila pertiche. Ferdinando Longo riformò la casa padronale nelle forme lombarde della villa settecentesca con l'impianto ad U, regolarizzò le facciate con due ordini di finestre, costruì lo scalone d'onore che porta al piano nobile e il sopralzo centrale.
Alla fine del Settecento risale anche la galleria di collegamento tra la villa e il seicentesco oratorio. E in quegli anni la proprietà fu ceduta ai Melzi-Nazenta, cui subentrò il conte Scheibler, con cui si compì l'ultima fastosa stagione. Iniziò infatti un periodo di degrado, cui è stata posta fine solo recentemente; il restauro completato alcuni anni fa ha consentito di recuperare i lacerti di antichi intonaci ed affreschi, che rischiavano di andare perduti; notevoli sono quelli visibili sotto il portico.
Ora Villa Scheibler appare quindi al viandante in tutto il suo splendore, e si attende solo che se ne faccia un uso pubblico più costante. Ad esempio, il 15 giugno scorso vi si è svolto il concerto di chiusura della rassegna musicale "Concerti in Periferia", promossa da Consulta Periferie Milano e organizzata dalla Fondazione Milano Policroma e dall'Associazione Culturale "Il Clavicembalo Verde".

La Villa ha un ingresso principale sul lato nord ed uno sul lato sud, dove gli edifici a forma di U si aprono sul giardino e sul Parco, cui si accede anche dalle varie vie che lo circondano.
Al centro del parco esiste un arco settecentesco che delimitava una vasta area, ed era in origine un tempietto con un nicchione in cui era rappresentata una prospettiva ad archi.
Quando nel 1927 il conte Scheibler vendette i suoi vasti possedimenti, il terreno agricolo ricchissimo di acqua divenne vivaio comunale. Fra il 1978 e il 1979, anche in seguito alla rapida urbanizzazione residenziale all'intorno, il vivaio fu convertito in parco pubblico, mantenendo inalterata l'orditura dei percorsi e delle alberature, disposte in filari densi e monospecifici, sia di specie autoctone che esotiche. In particolare è possibile vedere e ammirare nella loro “maturità” splendidi esemplari di faggio piangente, ciliegio da fiore, ciliegio da frutto, gelso bianco, olmo, gleditsia, sequoia.
La superficie totale è di oltre 140.000 metri quadrati, e grazie al finanziamento europeo Urban nel marzo 2005 sono terminati i lavori relativi al primo lotto per la ristrutturazione del parco. La nuova realizzazione sottolinea e ripropone alcune importanti caratteristiche storiche: il tracciato del torrente Pudiga, evocato da un percorso sinuoso che ne ripercorre l'antico alveo; il giardino di villa Caimi, con siepi e alberature attorno all'ottocentesco portale monumentale; la vista prospettica verso villa Scheibler, con la nuova fontana a quattro vasche; i percorsi e le alberature dell'ex vivaio che introducono ad un itinerario botanico di grande varietà vegetazionale. Un nuovo inserimento è la piazza dei Fiori, con arbusti ed erbacee che fioriscono nelle varie stagioni.

La Villa può essere raggiunta con il bus 57 (direzione Quarto Oggiaro), che transita da largo Cairoli.